I tre ingredienti fondamentali del disegno di legge in materia di abusivismo edilizio che la Camera, dopo l’approvazione del Senato in prima lettura, ha licenziato nella giornata del 18 maggio: (1) un fondo di rotazione da 45 milioni di euro per le operazioni di demolizione; (2) una banca dati nazionale presso il Ministero delle Infrastrutture, per tenere monitorati gli interventi da realizzare; (3) una semplificazione delle procedure, per rendere meno stringenti i vincoli stabiliti a monte dalla legge.
Il disegno di legge punta anche sulle informazioni, con la banca dati nazionale, al fine di garantire la trasparenza, l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa che deve quantificare gli interventi e dell’azione giudiziaria che deve determinare le priorità nell’esecuzione delle demolizioni.
Una novità importante viene anche dalla modifica all’articolo 1 del decreto legislativo n. 106 del 2006, relativo alla riorganizzazione degli uffici del pubblico ministero: viene attribuito al procuratore della Repubblica il compito di determinare i criteri di priorità per l’esecuzione degli interventi di demolizione. Si tratta di una modifica, rispetto al testo del Senato, che serve ad evitare previsioni legislative troppo rigide.
Fonte e articolo completo: IlSole24Ore – Edilizia&Territorio